Tramas è un'organizzazione indipendente che ha due obiettivi:
1) mettere in rete giovani sardi, studenti, ricercatori e
professionisti, operanti nelle città e nei paesi della Sardegna, in continente e all'estero;
2) mettere in cantiere iniziative di analisi e azione per lo sviluppo
della Sardegna.


domenica 12 giugno 2011

Piccolo diario delle primarie (di Filippo Petrucci)

I miei amici di Tramas de Amistade mi ha chiesto di raccontare come sono stati quei 54 giorni che ci hanno visto partecipare alle primarie. È stata una decisione presa con un gruppo di amici e l’abbiamo fatto perché sentivamo che era venuto il momento di impegnarci per la nostra città.

Ma non è stata una decisione avventata né improvvisata: da anni, sia io che gli altri facevamo attività politica, non necessariamente all’interno di partiti ma in movimenti o anche partecipando attivamente a iniziative messe in atto da altre realtà associative.

Nelle prime riunioni abbiamo applicato alcuni metodi di confronto per elaborare i concetti e i principi che ritenevamo più importanti, poi abbiamo provato a creare una lista di problematiche della città di Cagliari, senza fermarci alla critica, ma provando a elaborare delle risposte.

Se all’inizio il gruppo era limitato, ogni giorno arrivavano offerte di partecipazione, persone che chiedevano come avrebbero potuto aiutarci. Lo scoglio da superare per poter soltanto accedere alle primarie è stato quello della raccolta delle firme, 1653, solo per poter partecipare: noi siamo riusciti a raccoglierne 1565 in 23 giorni (dall’otto al trenta dicembre); considerando che nel mezzo ci sono stati i fine settimana e le feste natalizie è stato un ottimo risultato. Firme raccolte da noi, per strada, e firme raccolte dalle tante persone che credevano fosse il momento di dare una scossa al centrosinistra cagliaritano e spontaneamente chiamavano o ci venivano a cercare in piazza. Un momento di partecipazione attiva che ci ha dato un grandissimo aiuto, e per il quale un ringraziamento è doveroso ancora oggi a tutte le persone che si sono attivate. Benché le 1565 firme raccolte non corrispondessero al numero richiesto, tutti i partiti sono stati concordi nel dare il via libera alla partecipazione.

Ottenuta la possibilità di accedere alle primarie, era il momento di proporre un programma capace di contenere in sé principi ma anche proposte pratiche. Ancora una volta abbiamo applicato un metodo partecipativo e aperto: abbiamo

2incontrato associazioni, studenti, professionisti di diversi ambiti, universitari, cittadini cagliaritani e stranieri che vivono a Cagliari; abbiamo raccolto idee e competenze ma anche bisogni e esigenze per creare un programma vero che potesse essere utile alla città.

Non è stato facile provare ad applicare veramente un principio di condivisione, un vero metodo di costruzione democratica di temi e programma ha richiesto molto impegno. Ma il risultato finale è stato molto importante, perché condiviso, perché ragionato, perché costruito veramente insieme. E ogni momento doveva essere arricchente e poteva diventare sempre più denso di significato. E così siamo riusciti a creare un programma (http://petruccisindaco.wordpress.com/programma/) e a partecipare alle primarie, raccogliendo 468 voti, l’8,34%.

Un risultato che ha dimostrato tante cose. Abbiamo dimostrato che partecipare, influire e ridare verve al centrosinistra è possibile. Abbiamo dimostrato che non è vero che destra e sinistra sono uguali: perché il centrodestra mai permetterà che delle vere primarie abbiano luogo, e mai proverebbe a proporre programmi diversi da quello che li contraddistingue ormai da 16 anni (mattone, media e lobby). Abbiamo mostrato a tutti che la politica è difficile e richiede impegno, ma che le persone hanno ancora bisogno e provino ancora gioia nel ritrovarsi per tentare di cambiare in meglio la propria città. Perché Cagliari è di tutti, di quelli che ci sono nati e ci vivono, di quelli che sono dovuti andare a vivere sempre più in là perché non hanno i 5000 euro a m2 che richiedono i padroni del mattone, di quelli che hanno deciso di farne la propria città, di quelli che vorrebbero tornare. E siccome è anche la nostra città, abbiamo deciso che è tempo di toglierla dalle mani di chi la usa solo per farci i suoi affari e restituirla ai suoi abitanti. Noi non ci fermiamo e ci vogliamo provare. Vi aspettiamo, non tardate!

Nessun commento:

Posta un commento