Tramas è un'organizzazione indipendente che ha due obiettivi:
1) mettere in rete giovani sardi, studenti, ricercatori e
professionisti, operanti nelle città e nei paesi della Sardegna, in continente e all'estero;
2) mettere in cantiere iniziative di analisi e azione per lo sviluppo
della Sardegna.


lunedì 8 marzo 2010

Eravamo tutti in piazza, è passato solo un mese

In piazza un mese fa c’ero anch’io. C’ero perché ho sempre amato le grandi adunanze di popolo, perché mi piace guardare la gente quando sfila in gruppo e c’ero anche perché ho creduto fosse il caso di dare un segnale al Presidente Cappellacci e alla classe politica sarda tutta.
Era una mese fa e questo tempo mi ha dato modo di pensare che quella grande manifestazione sindacale doveva interessarmi anche in maniera personale, perché i sindacati dovrebbero difendere tutti i lavoratori. Ma cosa sono oggi i sindacati, che tipo di lavoratori difendono, come li difendono?
Ero lì a manifestare e ho visto che il richiamo era a un “nuovo piano di rinascita”. Ancora?
Ma è tutto qui quello che riescono a proporre i sindacati? Ma non si accorgono dei cambiamenti in atto nella società sarda? Non si può più pensare a un’industria che non porta in realtà nessun concreto beneficio alla collettività, ma che è solo un apparato inghiotti danaro, senza nessuna ricaduta a medio e lungo termine se non quelle negative per il grave impatto ambientale delle industrie pesanti sarde. Allora è giusto soccorrere adesso gli operai, ma sarebbe anche il momento di provare a fare una proposta innovativa, tipo: “teniamo aperti gli impianti altri cinque/dieci anni e nel contempo valutiamo cosa fare quando, fra cinque/dieci anni, li dovremmo chiudere perché per inquinamento e costi sono ormai ben fuori dal mercato”.
Ma allora perché usare solo vecchi e triti slogan? A parte contrattare posti di potere e offrire voti (mal ricompensati dal padroncino di turno…) sarebbe bello se ci fosse una fase costruttiva, non indirizzata unicamente a battere cassa illudendo i lavoratori.
E si sono accorti i sindacati che a soffrire in questa fase acuta non è solo l’operaio, ma è la classe media che sta perdendo il ruolo che aveva all’interno dell’equilibrio sociale? Quale risposta sanno dare a chi non ha più una propria realtà nella comunità?
È passato un mese, e sto ancora a farmi sempre le stesse domande. È stato molto bello vedere sfilare compatti tanti sardi insieme, resta de vedere infine quanto (e per chi) sia stato utile.
(Filippo Petrucci)

Nessun commento:

Posta un commento